giovedì 29 ottobre 2009

PIAZZA DELLA MADDALENA


Piazza della Maddalena

La P. fu aperta da Urbano VIII, come da lapide ivi esistente. Quì anticamente giungevano le Terme Alessandrine.

Una chiesa di zucchero
Prende nome dalla chiesa om. cominciata nel 1676; la facciata barocca è opera di Giuseppe Sardi.
Oltre che sulle casette di S.Ignazio (v.) e sulle opere del Borromini, gli strali della critica neoclassica si appuntarono contro la chiesa della Maddalena, fantasiosa delizia del rococò (si veda soprattutto la sagrestia, forse la più bella di Roma).
In particolare fu criticata la facciata; un neoclassico la definì "il non plus ultra del gusto stravolto" tacendone volutamente l'autore "perchè non degno di essere nominato"; il Gnoli, con aria di saccente disprezzo la disse "tutta lavorata come fosse di zucchero".

Il frate dragone

Nella Chiesa della Maddalena è sepolta Teresa Benicelli, fanciulla romana morta d'amore per Pio Pratesi, cadetto dei dragoni del papa, che aveva dovuto lasciare per volontà dei parenti.
Un giorno, sorpresa mentre scriveva al suo innamorato, fu aspramente redarguita dai fratelli che non la lasciaron più in pace, e con intrighi ottennero di far trasferire il Pratesi a Viterbo. La fanciulla spasimante divenne melanconica e deperì in tal modo che il medico curante avvertì la famiglia che ogni speranza di guarigione era perduta. Allora i parenti, mutato parere, permisero al giovane di venirla a visitare; il giovane venne, ed entrato nella camera della moribonda, se la strinse al seno baciandola, ma ella ebbe solo forza di dire "E' troppo tardi".
Dopo tre giorni morì, e tutta Roma prese parte ai funerali in S.Salvatore in Lauro.
Nel mezzo del tempio eretto il catafalco ove sopra era visibile la povera Teresa vestita da sposa; improvvisamente il giovane ufficiale si appressò alla bara, baciò in fronte la povera morta e preso un fiore che ella aveva sul petto, fuggì.
Il Pratesi, giunto a casa, puntò la pistola al cuore, e per due volte fece inutilmente scattare il grilletto; allora, come per divino avvertimento si recò alla chiesa dei Cappuccini. Otto giorni dopo il giovane venticinquenne vestiva il saio, e passati 2 anni, padre Pacifico, che tale fu il nome preso, celebrava la sua prima messa sulla tombra dell'amata Teresa.

Nessun commento:

Posta un commento