sabato 25 luglio 2009

VIA DEL CARAVITA


Via del Caravita, già V.dei Fervitori

"Dalla congregazione e dall'oratorio qui esistente, volgarmente già detto del Garavita, fondato nel 1711 dal padre gesuita Pietro Caravita, con l'elemosine dei fedeli, e dedicato a S.Francesco Saverio e alla Madonna della Pietà.

I Mantelloni
Venivano chiamati Mantelloni quei confratelli, che dopo essersi date per penitenza le battiture (disciplina) in questa chiesa, uscivano salmodiando per tutte le vie, fino ad una Madonna stabilita, e che si accomiatavano dicendo: "Sia lodato Gesù Cristo."
Scrive d'esse il Belli nel sonetto "Le Truppe di Roma":
"S'informino, canaja, scemunita,
La disciprina, qui, 'gni bon sordato
Va a dàssela 'gni sera ar Caravita."

e ancora:
"Ma chi? quelli che vanno ar Caravita
la sera, e ce se sfrusteno er furello?
Sò tutti galantommini, fratello;
gente, te lo dich'io, de bona vita.
Quarcuno, si tu vòi, porta er cortello:
a quarcuno je piace l'acquavita:
quarchidunantro è un po' longo de dita;
ma un vizio, già se sa, bisogna avello.
Ma poi tingheno tutti er mantellone,
e cor Cristo e le torce quann'è festa
accompagneno er frate a le missione.
E 'gni sera e per acqua, e pe tempesta,
vanno per Roma cantanno orazzione
coll'occhi bassi e senza gnente in testa."

Botte da orbi
Nell'Oratorio del Caravita, scriveva Louis Delatre nel 1870:
"è uso che dopo la predica si distribuisca ai devoti una discipina per battersi. Poi si spengono i lumi e allora comincia la flagellazione."
Ma, lungi dall'usare la sferza per mortificare le proprie carni, "molti picchiano sulle colonne e sulle panche, altri sui loro vicini. Questi, talvolta, rendono pan per focaccia; allora nasce una baruffa, una confuzione, un parapiglia universale, e piovono da ogni parte in quell'oscurità nerbate da orbi".

Le lascivie del gesuita Paccanari
Un confratello gesuita, Nicolò Paccanari, tirolese, giovane audace, fondò un convitto di donne chiamate Dilette di Gesù, grazie agli aiuti dell'arciduchessa Marianna d'Austria.
Egli divenuto, per abuso dei sacri canoni, superiore nell'Oratorio del Caravita e superiore, in Dillingen, del Cuore di Gesù, era tenuto in concetto di santità.
Il Paccanari in Roma proruppe in disordini, e, palesate nei convitti delle Dilette le sue lascivie, fu accusato di sacrilegio alla Inquisizione, fu punito con 14 anni di carcere, e le società d'ambo i sessi vennero sciolte."

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