sabato 25 luglio 2009

VIA DI PIETRA

Via di Pietra

"L'attuale nome deriva, secondo alcuni, dal gran numero di avanzi marmorei, fra i quali la colossale testa di Domiziano (oggi nel cortile dei Conservatori), qui rinvenuti quando Alessandro VII (1655-67), demolita la chiesa di S.Stefano in Trullo , fece sistemare la piazza.

La locanda di Giacinta
Nella V. Albergo Cesàri, già chiamato Locanda di Giacinta Cesàri, ove abitarono: Stendhal, che lo lodò per la mitezza di prezzi, Mazzini, Garibaldi, Mommsen, Gregorovius e finalmente Bovio che una lapide ricorda."

L'imperturbabile marito
"Nel 1836 palazzo Cini ricevette per alcune sere consecutive- dall'8 al 16 febbraio- le visite di Stendhal, cinquantatreenne console di Civitavecchia, di passaggio a Roma (dove alloggiava alla locanda di Madama Giacinta) e innamorato della 20enne e bellissima Giulia Prosperi Bussi, maritata Cini.
Il principio della fine di quell'amore fu in un palco del teatro Alibert, il 17 febbraio, quando l'anziano scrittore confessò di punto in bianco a Don Filippo, marito di Giulia:"Amo vostra moglie", ricevendone l'imperturbata risposta: "Naturale, è una donna meravigliosa. Venite a cena da noi stasera?".
Profondamente ferito nel vedersi così trattato da povero vecchio innocuo, Stendhal abbandonò di furia il teatro, e lasciò passare molti mesi prima di tornare in casa Cini.
La bella Giulia è adombrata nella Comtesse Sandre della Vie d'Henri Brulard."

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