lunedì 12 ottobre 2009

VIA DELLE CARROZZE


Via delle Carrozze

Il nome deriva dai negozi di vetture, che qui erano, e abitanti nei vicini alberghi.
Ricorderemo come il d'Espinchal venuto in Roma alla fine del sec.XVIII così scriveva:
"Per sei paoli si può avere una vettura dalle 6 alle 11 di sera".

"Principarono proprio nel 1595, in Roma, le carrozze, che prima non vi erano che cocchij"
(M.Ant.Valena, "Cose notabili occorse in Roma dal 1526 al 1698").

Un vero e proprio servizio pubblico di vetture fu istituito nel 1850 con le "carrettelle", informi carrozzoni a 2 cavalli, di solito carrozze smesse dalle scuderie dei principi romani.
Poco dopo il 1854 le carrettelle ebbero un altro battesimo: si cominciò a chiamarle "carrozzelle" e ciò si dovette alla loro forma più moderna ed elegante. Verso il 1856 un bel mattino si videro percorrere le vie, carrozze di nuova forma e ad un cavallo e furono dette "timonelle", le quali a poco a poco si trasformarono insensibilmente in quelle, che vennero chiamate "botti", avendo una pancia, che le facevano rassomigliare ad una botte.

Il tassametro
Avevano gli antichi Romani il tassametro? Vitruvio descrive un apparecchio che, adattato alle vetture, che circolavano nel 70 d.C., sarebbe un vero e proprio tassametro, e nella distinta del mobilio dell'imp.Comodo sono menzionate le vettture a contatore.

Garibaldi
In questa V., dice il il Guerrazzi nell"Assedio di Roma", aloggiò Garibaldi in un misero albergo.

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