domenica 11 ottobre 2009

VIA DELLA CROCE

Via della Croce

"Dalla sua forma che rappresenta appunto una grande croce, o dalla famiglia Croce"(Rufini).
Invece certamente prese il nome da una croce, che era allo sfondo della via, al principio di V.S.Sebastianello, sotto il muro del Pincio.

La posta spagnola
Alla fine del '700, l'ufficio della posta per la corrispondenza di Spagna era all'angolo, che questa via fa con p.di Spagna.

La tentazione del Belli
"Il Principe Poniatowski, che aveva palazzo in V. della Croce (arch.Valadier), si era sposata una ragazza, raccolta nel suo pal. di notte, mentre la sbirraglia la inseguiva per arrestarla. Il Belli entrò come segretario nella casa del principe, dalla quale spontaneamente si allontanò nel 1813, per scrupoli non ben chiari della sua illibata coscienza, evitando, secondo scrive il Tarnassi, la tempesta, che forse una più lunga dimora vi avrebbe fatta nascere, e restando così in pace con tutti, con nessuno in manifesta rottura"(Silvagni).

Locande
Famose, specialmente nelle guide francesi, erano le locande di V.della Croce, ove ordinariamente scendevano i viaggiatori provenienti dalla Francia alla fine del sec. XVIII ai primi del sec. XIX, come: "Lo scudo di Francia","La Città di Parigi","La locanda di Madama Smiller","La locanda e pensione di Madama Demon".

Vicissitudini del Canova
Abitarono questa via, per ricordare solo il '600, molti dei grandi pittori e artisti, specialmente fiamminghi tra i quali Dow, Rubens.
In questa V., angolo con V.Barozzi, oggi Bocca di Leone, abitò Volpato, protettore del Canova, il quale, giunto in Roma povero e sconosciuto, fu ammesso subito nella sua casa. Canova in breve tempo s'innamorò di Domenica, figlia di Volpato e furono conbinate le nozze.
Domenica accettò, ma senza entusiasmo, e Canova si avvide che a mano a mano che si avvicinava il giorno delle nozze, la fidanzata si faceva sempre più triste; intuì che ci doveva essere un mistero e si propose di stare in guardia. Alcuno gli riferì, che sulla sera la fanciulla parlava dalla sua finestra con un giovane. Che fare?
Arruola, per uno scudo, un robusto cascherino, si fa porre nel fondo di una grossa cesta, e con l'aiuto dell'oscurità si fa portare sotto le finestre della fidanzata.
Il tradimento era vero!
Domenica amoreggiava con Raffaele Morghen giovane incisore, alunno del Volpato.
Il matrimonio andò a monte, e Canova fece giuramento di non prendere mai moglie.

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