lunedì 7 dicembre 2009

ARCO DELLA PACE


Arco della Pace, Via della Pace

Dalla chiesa dedicata a S.Maria della Pace, il cui chiostro fu edificato dal Bramante nel 1504.

I rivenditori d'acqua
Qui in antecedenza era la chiesetta di S.Andrea o S.Maria de Aquarenariis o Aquaricariis, abitandovi i rivenditori d'acqua, quando nei secoli di mezzo Roma, difettando di acque potabili, adoperava l'acqua del fiume, dopo averne fatto depositare l'arena; da ciò la V. ebbe nome degli Acquarenari.
Infatti ancora nel 1517 l'Ariosto raccomandava al fratello Galasso di tenergli pronta, per il suo arrivo a Roma, dell'acqua purgata del Tevere:
"Fa ch'io trovi dell'acqua non di fonte,
Di fiume sì, che già sei di veduto
Non abbia Sisto ne alcun altro ponte"
Questi acquarinari l'attingevano con barili all'altezza del Ponte Milvio e l'andavano distribuendo per le case; ed a causa della facoltà che avevano d'introdursi in ogni casa ebbero fama di mezzani.
Alla corporazione degli Acquarinari apparteneva la madre di Cola di Rienzo, che viveva "di panni lavare e di acqua portare".

La Vergine ferita
In detta chiesetta era una immagine della Vergine che, colpita da un sasso gettatole contro, avrebbe sgorgato sangue.
Sisto IV vi si recò in processione e fece voto di erigere in quel sito un magnifico tempio alla Vergine, se si fosse potuta evitare la guerra minacciata dalle funeste conseguenze della Congiura dei Pazzi a Firenze;
infatti, scongiurata la guerra, venne edificata nel 1480 l'attuale chiesa dedicata a S.Maria della Pace.

Pasquino
Il giorno della riconsacrazione, essendo stato eretto un arco trionfale nel cui mezzo campeggiava il ritratto del papa con sotto l'iscrizione:
"Orietur in diebus nostris justitia et abundantia pacis" (nascerà ai giorni nostri la giustizia e l'abbondanza della pace",
Pasquino gli cambiò l'orietur in morietur e il pacis in panis :
"Morirà ai giorni nostri la giustizia e l'abbondanza del pane"

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