domenica 2 agosto 2009

VIA DELLA FREZZA


Via della Frezza

"Dall'om. famiglia uno dei quali, Filippo, sposò la figlia di Gaetano Moroni, il ben noto Gaetanino.

La pena della Corda
All'angolo, che fa questa V. con il Corso, ancora oltre il 1820 esisteva la piccola "piazza della Corda".
Ivi infatti si usava dare la pena della corda, e al pal.Pulieri, poscia Ginetti, alla prima finestra verso il Corso, del secondo piano, erano fissati il capo superiore della corda e la carrucola destinati a sollevare in alto per dislocare le giunture delle braccia ai delinquenti.
Quando il triste ordigno fu tolto, la signora Pulieri fece chiudere quella finestra, riducendola ad armadio, e nel vano interno vi appose una croce.

Belli nel 1831 scriveva:
"Qui, e quant'è granne Roma l'aricorda,
proprio in ner mezzo a sta ritiratella,
c'era piantato un trave e una girella,
dove prima ce daveno la corda."

Nel 1835 ( Lo spiazzetto della Corda al Corso):
"Prima, la corda ar Corso era un supprizzio,
che un galantomo che l'avessi presa,
manco era bono più a servì la chiesa,
manco a fà er ladro e a guadagnà sur vizzio.
Finarmente li preti, c'hanno intesa
la ragione, in quer po' de frontispizzio
ce fanno arzà una fetta de difizzio;
ma chi l'arza, pe' me,
butta la spesa.
Come se po' trovà gente balorda
che voii mette er letto indòve un giorno
passava proprio er trave co' la corda?
A mè me parerebbe a un bon bisogno
de vedemme ogni sempre er boja attorno,
e quelli lagni de sentilli in sogno."

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