venerdì 16 ottobre 2009

VIA FRATTINA

Via Frattina

Il nome ricorda quando questo tratto del Campo Marzio era campagna (Capo le Case, Vite, Vignaccia, Giardino, Fratte, Orto di Napoli ecc.).
Altri deriverebbe il nome da Monsignor Ferratini arcivescovo di Amelia, che alla fine del sec.XV la fece lastricare e che aveva il suo pal. ove ora è il pal. di Propaganda.

Case e Osterie
Una delle prime case costruite in questa V. fu quella dei Gabrielli di Gubbio.
Al n°48 una lapide ricorda l'abitazione del generale Giuseppe Avezzana, ed un'altra al n°10 quella di Mattia Montecchi.
Nel sec.XVIII eravi in fiore la locanda detta di Giacinto.

Le gambe del Pietro
"Ai tempi di Sisto V, Pietro Curtelli (nepote del canonico Curtelli, che aveva beneficato Sisto quando era card.) per avere sotto il predecessore Gregorio XIII rapita e poi sposata una fanciulla, fu per ordine di Sisto impiccato, e tagliategli le gambe vennero appese in V.Frattina, innanzi alla casa della fanciulla.
Siccome gli abitanti dei dintorni si lagnavano per il puzzo che davano le gambe, furono tolte per ordine del papa, e sostituite da due di marmo".(Archivio P.pe Piombino)

Anticamente fra questa V. e quella della Vita e Condotti si trovavano i Castra Urbana.

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