lunedì 9 novembre 2009

S.MARIA IN TRASTEVERE


S.Maria in Trastevere

Dalla chiesa om. edificata nel 340 da Giulio I. Fu la prima innalzata in onore della madre di Dio, e venne chiamata Titulus Callixtu, dal famoso trasteverino Callisto, che quì aveva sue proprietà, e nelle quali continuò ad abitare anche quando fu innalzato il ponteficato.

Questa chiesa fu anche detta Fons Olei, perchè, racconta Dione Cassio nel 753 a Roma, poco prima della nascita del Redentore, vi scaturì una sorgente d'olio (nafta).

I mosaici della facciata sono dei tempi di Innocenzo II.
Si crede che le 24 colonne della basilica appartennero all'Iseo Campense, donde l'avrebbe tolte Innocenzo II, che fece inoltre il campanile e la fontana, che adorna la piazza.


Il papa nel pozzo
In questo luogo il pontefice fu gittato in un pozzo, ed il cadavere fu sepolto nel cimitero di Calepodio, fuori Porta S.Pancrazio, da dove Gregorio IV nell'828 lo tolse, insieme al corpo di S.Cornelio, per deporli in questa chiesa.

Vino e Cristianesimo
Il tempio occuopa l'area dell'antichissima Taberna Meritoria, cioè il quartiere dei soldati veterani, benemeriti della patria; presso la quale era la caserma per i marinai della flotta di Ravenna.

Da Lampridio sappiamo, che presso il luogo ove è S.Maria in Trastevere, eravi un oratorio, che era stato tolto ai Cristiani poco prima che Alessandro Severo salisse al trono e vi erano state poste le Cellae Vinariae, specie di deposito di vino.
I cristiani ricorsero a detto imperatore per riavere quel locale, ed egli appagò il loro desiderio, decretando essere meglio consacrare un luogo a Dio, che abbandonarlo ai bevitori di vino.
Si crede che Mammea, madre di Alessandro Severo, fosse cristiana. Sulla porta del suo palazzo, che aveva aperto al pubblico per rendervi giustizia, aveva fatto scrivere questa evangelica sentenza "Quod tibi fieri non vis, alteri ne faceris", e sembra che avesse persino l'idea di innalzare un tempio a Gesù.

La pietra degli Angeli
"Sul Gianicolo esisteva un tempietto dedicato agli Angeli, eretto sul posto ove era una pietra sulla quale una pia tradizione voleva che si genuflettessero gli Angeli presenti alla crocefissione di S.Pietro; quella pietra venne trasportata per ordine del vescovo Deattis in S.Silvestro e Dorotea nel sec.XVI, e quindi in S.Maria in Trastevere" (Terribilini)

Labirinti
Nel sec.XII furono di moda nelle chiese i laberinti; ne fu conservato uno in questa chiesa fino al 1850; era formato così: nel pavimento stava segnata una via, che faceva 6 giri concentrici, con piccole lastre di marmo colorato, divisa da una balaustra marmorea bassa e di m.3.33 di diametro, in cui in mosaico colorato era indicata un'altra via. Il significato simbolico era il seguente: l'uomo chiuso nei corridoi inestricabili del vizio, non ne può uscire, se la grazia divina non gli fornisce il filo.

Iscrizioni
Nell'atrio sono notevoli due iscrizioni: in una un certo Cocceius, liberto imperiale, ricorda che nella sua vita coniugale, durata 45 anni e 11 giorni, non ebbe mai lite con sua moglie Nice!
L'altra in cui un ignoto marito chiama Attidia: moglie rarissima!

Antico cimitero
"A fianco della navata della basilica, sussiste ancora, in parte, l'antico cimitero per i morti della parrocchia (fino al 1847), e quelli rilevati nelle campagne dall'Arciconfraternita della Morte (fino al 1585). In detto cimitero si facevano le rappresentazini sacre dell'ottavario dei morti"(Bevignani)

1 commento:

  1. Hi, I got here via UrbanSketchers and I greatly admire your wonderful drawings. My wife and I were in Rome 3 yrs ago so it is a joy to see these, thanks.

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